Page 1 of 6
Progetti Estero
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
“Caschi Bianchi per lo sviluppo rurale in MOZAMBICO - 2024”
Codice progetto: PTCSU0002923011155EXXX
Ente attuatore all’estero Paese estero Città Cod. ident.
Sede
N.
op. vol. per
sede
NO ONE OUT Mozambico Morrumbene 139954 3
SEDI DI RIFERIMENTO IN ITALIA:
NO ONE OUT - Via Collebeato, 26 - Brescia
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e
tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e
sostegno alle comunità di italiani all'estero.
Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della
democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto
umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.
DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI
BISOGNI SU CUI INTERVIENE IL PROGETTO:
Le cause della malnutrizione affondano le radici nella mancanza di conoscenze e nella scarsità di
risorse economiche. Le famiglie dei bambini denutriti sono principalmente composte da agricoltori che
non hanno avuto una formazione specifica su come si potrebbe migliorare l’alimentazione. Lo stretto
legame tra malnutrizione e agricoltura rende evidente la necessità di promuovere la produzione
agricola di alimenti con alto valore nutritivo in un contesto in cui l’agricoltura è di sussistenza,
scarsamente tecnologica e condotta prevalentemente a mano.
Gli agricoltori della zona non beneficiano di forme organizzate di produzione e commercializzazione e
ciò si traduce in uno spreco di prodotto che va assolutamente diminuito.
In linea con il Programma nazionale di Economia Rurale Sostenibile ed i Piani Strategici di Sviluppo
dei cinque Distretti target, il progetto intende quindi migliorare la produttività dei sistemi di produzione
agricola familiare, con particolare attenzione agli aspetti legati alla sostenibilità (economica, sociale ed
ambientale), attraverso il rafforzamento della filiera dell’anacardio.
PARTNER ESTERO:
KUVANGA – COOPERATIVA AGROALIMENTARE
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
Obiettivo Generale
Il presente progetto concorre alla realizzazione del programma “Recupero e valorizzazione delle
piccole comunità e sviluppo di quelle rurali anche attraverso l'utilizzo degli strumenti dell'agricoltura
sociale” ponendosi come Obiettivo Generale quello di raggiungere la sicurezza alimentare,
migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile attraverso azioni d sostegno e
Page 2 of 6
di formazione.
Obiettivo Specifico
Migliorare le condizioni economiche delle famiglie contadine più vulnerabili e la gestione del raccolto
degli agricoltori, grazie a uno specifico supporto formativo, aggregativo e logistico che renda più
efficiente la fase produttiva e di scambio, riducendo la frazione invenduta della produzione agricola e
rafforzando, attraverso il cooperativismo, l’intero settore agricolo locale.
RUOLO ED ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Azioni – Attività del progetto Attività degli Operatori Volontari
AZIONE 1: Migliorare il livello di sicurezza
alimentare delle famiglie nel Distretto di
Morrumbene attraverso il sostegno
all'agricoltura per consumo familiare
1. Distribuzione e messa a dimora, presso
campi familiari, di piante di anacardio
migliorate da vivaio e fornitura di input
agricoli per la produzione di anacardio.
2. Formazione agli agricoltori sulla
frutticoltura orientata al mercato.
3. Formazione agli agricoltori sulla gestione
del post-raccolta.
4. Distribuzione e messa a dimora di alberi
da frutto migliorati da vivaio e fornitura di
input per l'agricoltura.
5. Attivazione di un servizio di acquisto di
frutta a prezzi equi destinato all’unità di
essiccazione.
- Supporto nella distribuzione e messa a
dimora, presso campi familiari, di piante
di anacardio migliorate da vivaio e
fornitura di input agricoli per la
produzione di anacardio.
- Partecipazione e supporto alle
formazione agli agricoltori sulla
frutticoltura orientata al mercato.
- Formazione agli agricoltori sulla gestione
del post-raccolta.
- Supporto nella distribuzione e messa a
dimora di alberi da frutto migliorati da
vivaio e fornitura di input per l'agricoltura.
- Partecipazione nelle azioni dirette
all’attivazione di un servizio di acquisto di
frutta a prezzi equi destinato all’unità di
essiccazione.
AZIONE 2: Attuare, attraverso la
Cooperativa KUVANGA, delle attività di
coinvolgimento e sensibilizzazione, sia
dei soci effettivi che dei potenziali soci, al
fine di svilupparne il fine mutualistico
1. Reclutamento di nuovi soci della
cooperativa con azioni mirate all’ingresso
di donne sia nell’assemblea dei soci che
negli organi decisionali.
2. Percorso di capacity building rivolto ai
soci della cooperativa su gestione di
attività economiche, fornitura di servizi
agli agricoltori della zona e
sull’uguaglianza di genere all’interno della
cooperativa.
3. Realizzazione di 3 seminari, aperti ai
produttori locali anche non soci, per
l'approfondimento della legge sul
cooperativismo e delle opportunità
connesse
4. Realizzazione di 3 workshop con i
soggetti pubblici per la diffusione del
cooperativismo.
5. Realizzazione di 3 seminari con i soggetti
pubblici per la condivisione di buone
pratiche di sicurezza alimentare, secondo
l’approccio “Milan Urban Food Policy
Pact”.
- Supporto per il reclutamento di nuovi soci
della cooperativa con azioni mirate
all’ingresso di donne sia nell’assemblea
dei soci che negli organi decisionali.
- Accompagnamento al percorso di
capacity building rivolto ai soci della
cooperativa su gestione di attività
economiche, fornitura di servizi agli
agricoltori della zona e sull’uguaglianza
di genere all’interno della cooperativa.
- Supporto nell’organizzazione di 3
seminari, aperti ai produttori locali anche
non soci, per l'approfondimento della
legge sul cooperativismo e delle
opportunità connesse
- Supporto nell’organizzazione di 3
workshop con i soggetti pubblici per la
diffusione del cooperativismo.
- Supporto nell’organizzazione di 3
seminari con i soggetti pubblici per la
condivisione di buone pratiche di
sicurezza alimentare, secondo
l’approccio “Milan Urban Food Policy
Pact”.
MODALITA’ DI FRUIZIONE DEL VITTO E ALLOGGIO:
I volontari alloggeranno in un appartamento vicino alla sede di Servizio e avranno a disposizione dei
Page 3 of 6
buoni spesa per il vitto.
GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI ED ORARIO
Giorni di servizio: 5 giorni a settimana
Orario di servizio: 25 ore settimanali
NUMERO DI MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO, MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI
Gli operatori volontari permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.
Il progetto Caschi Bianchi prevede la possibilità di un rientro in Italia all’incirca a metà progetto, ai fini di
una valutazione dell’andamento delle attività, della crescita personale del volontario e della
disseminazione del progetto sul territorio nazionale. L’eventuale rientro intermedio sarà concordato tra
l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il Tutor in Italia di ogni singolo intervento.
Qualora la sede non prevede di realizzare nel progetto il rientro intermedio del volontario, questa
informazione sarà comunicata al volontario prima dell’avvio del progetto.
I tempi di realizzazione del progetto saranno quindi:
⮚ Inizio servizio
⮚ Formazione Generale e Formazione Specifica in Italia, preparazione documenti (Visti, Biglietti
Aerei, Vaccini) tra i 20 e i 40 giorni
⮚ Partenza per l’estero
⮚ Formazione Specifica in loco entro i primi 90 giorni.
⮚ Eventuale viaggio intermedio all’incirca per metà progetto per realizzare il monitoraggio delle
attività svolte.
⮚ Rientro finale in Italia durante l’ultimo mese di servizio.
MODALITÀ E MEZZI DI COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA
Per ciascuna delle sedi previste dal presente progetto è prevista e garantita la possibilità ai giovani
volontari di comunicare con la sedi italiane attraverso i consueti mezzi di comunicazione: e-mail,
Skype, telefono. A tale scopo si farà riferimento sia agli uffici delle sedi di realizzazione del progetto
sia, ove possibile, presso la struttura stessa di residenza all’estero dei volontari.
È prevista, inoltre la figura di un referente in Italia che accompagnerà i volontari durante la formazione
in Italia e farà da ulteriore riferimento e accompagnamento durante la permanenza all’Estero.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI
Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:
⮚ elevato spirito di adattabilità;
⮚ flessibilità oraria;
⮚ eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;
⮚ attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di
riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi
sociali, ambientali e di tutela della salute;
⮚ comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già
programmati e previsti dal progetto;
⮚ partecipazione a situazioni di vita comunitaria;
⮚ abitare nelle strutture indicate dall’Ente;
⮚ rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;
⮚ partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà
internazionale al termine della permanenza all’estero;
⮚ partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per
l’estero.
⮚ Rientrare in Italia al termine del servizio
⮚ partecipare alla valutazione progettuale finale
Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i seguenti obblighi aggiuntivi:
MORRUMBENE (NO ONE OUT - 183631)
⮚ Disponibilità a vivere in case da condividere con altri volontari e di osservare le indicazioni dei
referenti in Italia, in particolar modo riguardo la sicurezza e la salute.
⮚ Si richiede ai volontari di rispettare le regole di vita comunitaria, per la convivenza dei volontari
con altre persone dell’equipe nella medesima abitazione.
⮚ Impegno nello studio della lingua portoghese prima della partenza.